Da racconto morale a strumento d’informazione nelle opere di artisti italiani e israeliani
Museum of Israeli Art Ramat-Gan
TEL AVIV – Israel
20 novembre – 11 dicembre
La mostra sarà inaugurata dal nuovo ambasciatore d’Italia in Israele Francesco Maria Talò, dalla Dott.ssa Carmela Callea, direttore dell’Istituto Italiano di cultura di Tel Aviv e dal prof. Meir Ahronson direttore del Museum of Israeli Art Ramat-Gan.
Esposizione progettata da Carmine Siniscalco ed espressamente organizzata dallo Studio S Arte Contemporanea di Roma per L’Istituto Italiano di cultura di Tel Aviv.
In mostra 16 artisti che hanno dipinto 15 parabole, una delle quali firmata dalla coppia Bruno Parretti/Mariarosaria Stigliano a sottolineare che oggi uomini e donne hanno le stesse opportunità anche nel settore della comunicazione.
Il Museum of Israeli Art Ramat-Gan è stato fondato nel 1987 ed organizza annualmente nei suoi vari spazi espositivi ventiquattro mostre, – di cui dodici di grandi dimensioni – tutte dedicate all’arte israeliana e solo raramente mostre di artisti stranieri.
La mostra delle parabole italiane ha avuto una particolare accoglienza dal momento che presenta artisti israeliani ed italiani che hanno lavorato sullo stesso tema a testimonianza delle sinergie culturali esistenti tra i due paesi.
Gli artisti offrono nell’insieme un panorama molto variopinto e diversificato che dalla pura astrazione approda alla figurazione, e la parabola diventa il supporto sul quale esprimono la propria creatività, senza alcun tema imposto o convenuto, ma del tutto liberi nelle loro scelte: un indiretto tributo alla comunicazione intesa come pluralità d’informazione.
ANNA ADDAMIANO, DANILO BUCCHI, ANGELO COLAGROSSI, ALEXANDER JAKHNAGIEV, ANA MARIA LAURENT, EMILIO LEOFREDDI, STEFANIA LUBRANI, DANILO MAESTOSI, PIERO MASCETTI, RITA MELE, MARIO PADOVAN, VINCENZO MAUGERI, RENATA RAMPAZZI, SINISCA e la coppia BRUNO PARRETTI / MARIAROSARIA STIGLIANO sono i 16 artisti che dall’Italia partecipano a questo manifesto di un’arte libera contro l’inquinamento estetico e, concettualmente, contro l’inquinamento ideologico dovuto ad un’eccessiva o distorta informazione.
Dal momento che questo argomento, nella nostra epoca di globalizzazione, tocca il mondo intero, l’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv e lo Studio S-Arte Contemporanea hanno esteso la partecipazione al progetto ad alcuni artisti del paese ospitante: ANN-FRANÇOISE BEN-OR, MIRA MAYLOR e MERAV SUDAEY, invitate dal curatore della mostra Carmine Siniscalco ; LEO CONTINI, artista italo-israeliano reduce dalla 54° Biennale di Venezia, sezione speciale dedicata agli Istituti Italiani di Cultura all’estero; e RACHEL TIMOR, personalmente invitata dall’Istituto Italiano di Cultura sono gli artisti in loco presenti in questo evento d’arte che, grazie alla loro partecipazione, assume maggior rilievo e significato: le 15 parabole in arrivo dall’Italia esposte insieme alle 5 concepite, nello stesso spirito e libertà, da artisti operanti in Israele sono qui affiancate nella denunzia del problema messo a fuoco dall’esposizione, nonostante le differenze di razza e religione, in nome di quella fratellanza che unisce gli artisti del mondo intero.