Nello spazio multifunzionale “La Meraviglia” in via Cassia 1569, loc. La Storta, s’inaugura sabato 3 marzo alle ore 18,30, la mostra:
Sta per accadere qualcosa, ma non è detto che accada
Opere di: Bruno Parretti, Mariarosaria Stigliano
A cura di: Gabriele Bianconi
Inaugurazione sabato 3 marzo 2012 ore 18,30
Dal 3 marzo – 23 marzo
Associazione Culturale La Meraviglia – via Cassia 1569 Roma
Info tel.(+39) 328 9074547
“Sta per accadere qualcosa, ma non è detto che accada” (da A tu per tu intervista agli artisti del 22 gennaio 2012) è il titolo che prelude e presenta le due mostre personali di B. Parretti e M. Stigliano.
Esso contiene una qualità condivisa. (avverto, sia nei tuoi quadri che in quelli di Maria, questa vibrazione, questa suspense, a volte quasi un tormento, o come un salto nel… chissà? – Contiene un’allusione esplicita alle opere, ma implicita alla mostra. Come una ‘illuminazione’ per eletti. Potrebbe alludere al futuro di tutti.. mail del 13/02/2012).
Le opere, tutte tecniche miste recenti, manifestano le travagliate fantasie, le passioni, il ‘pensiero’ dei due artisti.
Parretti è proteso a restituire attimi visionari, ma riconducibili ad una lucida e consapevole ricerca. Per farlo allestisce set cinematografici in luoghi prescelti, ricreando la fugace magia della luce, di un istante trovato, tra verità ed immaginazione. Alberi vissuti come origine e archetipo, figure femminili fotografate e dipinte per incarnare: la grande madre, la grande amante. pensate come guardiane, come porte tra noi e realtà altre.
Stigliano quando pensa ad una favola cerca “un finale aperto, non con una chiusura definitiva.” (da A tu per tu). I sui quadri sono anche possibili storie, album di ricordi, viaggi nell’intimità. I soggetti vibrano: desolate industrie per angoscianti paesaggi quasi lunari, interni inquietanti o vie urbane colme di solitudini. Il segno di Stigliano ‘arriva’ diretto, i chiaroscuri hanno nel paesaggio il ritmo di un melanconico temporale. Ma i ‘mondi’ dipinti non son sono altrove, li riconosciamo. La identificazione con quella silhouette scalza, muta protagonista dello spazio, che attraversa l’incombente destino, non è scontata. Eppure non ci è estranea, riesce a raggiungerci, e a coinvolgerci.
Vedi la recensione di Giovanni Paradiso pubblicata su Italia Sera del 21 Maggio 2012.